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Wedding e Territorio, La mia ricetta di esclusività per una Toscana da vivere .

Il mondo del Wedding Destination e del Wedding locale sono, a mio parere, legati fortemente. Per questo motivo, promuovere il nostro territorio ed il nostro patrimonio culturale ed enogastronomico, diventa fondamentale per offrire un’esperienza unica.

Partiamo dai dati: Con 2713 eventi e un fatturato totale stimato attorno ai 160.2 milioni, la Toscana si conferma regione leader in Italia per il segmento delwedding tourism, di cui detiene il 30.9% del mercato nazionale. Sono questi alcuni dei dati presentati dalla Regione ToscanaallaBIT di Milano, nell’evento che ha fatto il punto sul progetto Tuscany for Weddings, creato dall’Agenzia regionale Toscana Promozione Turistica egestito in partnership con la divisione dedicata ai matrimoni delDestination Florence Convention and Visitors Bureau.

Negli ultimi due anni, siamo passati da una promozione generalista e molto chiusa ad una settoriale e mirata, che cerca di entrare nel merito dei singoli campi d’azione, dei ruoli, delle specificità. Una promozione che valorizza le competenze e che costruisce puntualmente prodotti diversi, in grado di rispondere in modo efficace a quelle che sono le tante motivazioni di viaggio che muovono oggi il turismo ed il wedding tourism. 

Trovo che sia davvero un risultato straordinario, la possibilità di trovare sul territorio regionale le più elevate professionalità che possono accompagnare la costruzione di un evento complesso come un matrimonio: dalla realizzazione del vestito da sposa, che tutti sognano realizzato da un sarto italiano, agli allestimenti delle location, fino all’ospitalità. Si, perchè ho sempre creduto che il wedding destination sia anche un’esperienza turistica sul territorio, e la coppia con la sua famiglia, desideri un’esperienza a 360° sul territorio, con offerte personalizzate create su misura.

La Toscana è per molti la meta ideale dove coronare un sogno. Ma quella che è una semplice emozione, un’idea, ha bisogno di una rete strutturale di professionisti, strutture ricettive e partecipazione delle amministrazioni locali, ben organizzata e programmata. Ed è questa la parte che forse non si vede nelle immagini dei matrimoni che si celebrano in Toscana, ma è la parte di lavoro vero che noi professionisti del territorio facciamo.

Se ci basiamo sui numeri, possiamo comprendere quanto lavoro ci sia ancora da fare , e quanto sia importante che i professionisti che operano nel settore siano preparati e formati in modo completo. Nel 2018 il primato della Toscana nel segmento turistico e del wedding destination si èulteriormente consolidato. “Nel quadriennio 2014-2018 il fenomeno in Regione Toscana ha evidenziato tassi di crescita davvero significativi. Sia gli arrivi che le presenze hanno fatto registrare aumenti a doppia cifra, rispettivamente +42,2% e +34,8%, con un trend di crescita medio annuo pari al +9,2% e al +7,8%”. Incrementi così importanti e costanti, richiedono preparazione e promozione adeguata, offerte che possano dare soluzioni sempre più personalizzate ed esperenziali, caratterizzate da unicità ed esclusività. Eventi creati su misura, percorsi turistici ed enogastronomici personalizzati, ma anche percorsi standard per chi si avvicina alla Toscana per la prima volta.

Osserviamo i dati del wedding destination toscano: a guidare la classifica dei paesi di provenienza degli sposi che scelgono la Toscana come location dove dire sì: i sudditi di Sua Maestà, con il Regno Unito che oggi rappresenta il 31.4% del mercato toscano del wedding tourism. Seguono: Stati Uniti in crescita(23,0%), Germania (6.4%), Australia (5.6%), Olanda (4.2%), Irlanda (3.7%), Canada (3.5%), Norvegia (3.1%), Brasile (2.4%) e Russia (2.1%).

Trovo davvero interessante e degno di nota, come il fenomeno del wedding tourism si stia sempre più diffondendo sul territorio regionale. Numerose, infatti, le destinazioni toscane in ascesa, fra le quali spicca la nostra Lucca, che con le sue molte particolarità, assiste ad un crescente interesse turistico, non solo straniero d’oltreoceano, ma anche da parte delle altre regioni italiane, e dalle vicine Francia e Svizzera.

Sicuramente negli ultimi anni, il trend dei matrimoni esteri è molto cambiato. Fra i trend principali che si registarno in questo settore, l’incremento dei “riti simbolici” o “Blessing” (+4%) e dei Same Sex Wedding, cresciuti del +41.7% tra il 2017 e il 2018. Ma tra le nuove tendenze troviamo: le cerimonie in spiaggia, sempre più richieste; i Social Wedding, con gli sposi che usano i social network per coinvolgere sempre più amici ma anche per ispirarsi. Infine: le wedding week, con il matrimonio che non si limita più al ricevimento ma prosegue con festeggiamenti di più giorni come se si trattasse di un vero e proprio viaggio, in cui vengono organizzati diversi momenti conviviali per intrattenere gli ospiti, spesso con servizi di visite guidate alla scoperta delle bellezze del territorio.

A seguito di questi trend e del loro andamento positivo e crescente, ho realizzato un progetto di Pre-Wedding Travel esclusivo. Si tratta di un weekend lungo, pensato per tre o quattro coppie, che oltre a visitare il territorio potranno visitare anche alcune location in target con il loro progetto wedding (per conoscere il progetto potete scrivere a luccaweddingandtourism@gmail.com).

Un primo step nell’organizzazione dell’evento di wedding destination personalizzato che ho voluto creare per dare un servizio esclusivo ed unico, a tutti coloro che vorranno scegliere Lucca e la Toscana per il loro matrimonio. Essere un event e wedding planner in una piccola città come Lucca, ti lega a doppio filo con il tuo territorio, e la tua offerta, non può limitarsi alla location e alla squadra dei tuoi fornitori, diventa necessario offrire l’esperienza, e l’esperienza lega storia, cultura ed enogastronomia. Con grande piacere, trovo un numero sempre maggiore di professionisti che hanno la mia stessa visione, e questo ci permette di creare davvero un’offerta unica e di alto livello.

Non solo viaggio culturale o enogastronomico quindi, l’Italia, e la Toscana in testa, sono tra i principali marketplace del turismo generato dai matrimoni di coppie straniere ed è alta l’attenzione delle istituzioni e degli enti territoriali per questo fenomeno in continua crescita. Il mondo del wedding rappresenta, infatti, una straordinaria opportunità di sviluppo e di internazionalizzazione per tutto il territorio regionale “ed è̀ per questo che sostenere questo importante settore con apposite campagne di promozione, e attraverso eventi di presentazione sul territorio, diventa fondamentale per raccontare il nostro lavoro e la nostra terra.

Tania Pracchia Santini

Lucca Wedding and Tourism

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Turismo esperienziale, i viaggi del “fare” e del “raccontare”

Il concetto di viaggio, cambia e si evolve nel tempo. Se nel 2018 si puntava molto sui viaggi esperienziali, i trend di viaggio del 2019 dicono che questo desiderio è destinato a crescere ulteriormente, e la domanda diventa sempre più diversificata, c’è sempre maggiore richiesta di personalizzazione ed esclusività, ed un paqese come il nostro deve necessariamente adeguarsi a questi cambiamenti.

Il turismo estero e quello italiano, fanno il salto di qualità: “fare” qualcosa non avrà lo stesso peso dell’“andare” in una determinata destinazione. “fare” un’esperienza utile e “raccontarla”, farla rivivere agli altri attraverso le nostre emozioni, i sapori, i profumi.
All’incirca due terzi dei viaggiatori chiede di fare esperienze particolari, autentiche e su misura.

Presteranno attenzione non solo a cosa mangiano, ma anche a dove mangiano. Non a caso sta crescendo, negli ultimi anni, l’interesse per le vacanze enogastronomiche, con percorsi costruiti su misura, che mettono al centro il viaggiatore.

Inoltre i viaggiatori faranno attenzione ai loro acquisti, non in riferimento al prezzo, ma in riferimento all’esperienza di vita che va oltre il soggiorno e la vacanza. E vorranno godersi momenti rilassanti, magari andando a vedere una partita del loro sport preferito, acquistare prodotti di eccellenza, e conoscerne l’intera filiera, visitare i luoghi ed assaporarli vivendo in prima persona manifestazioni e momenti di convivialità vera sul territorio.

Cercheranno, quindi, momenti che diano loro gioia, divertimento e coccole. Che consentano di alleggerire il peso di una vita sempre impegnata, caratterizzata da un crescente stress.

Molti, vogliono rilassarsi e divertirsi nella massima spensieratezza. A tal punto da sentirsi di nuovo bambini. Vivere quella sensazione di godere a pieno di un’esperienza di totale immersione nel viaggio.

I viaggi brevi nei week end

Fra i trend di viaggio per il 2019 non va affatto trascurato quello che vede oltre la metà dei viaggiatori globali orientati verso i viaggi nel week end.

Il 53% di un campione intervistato ha dichiarato che il prossimo anno intende fare più viaggi nei fine settimana.

Sarò dunque un 2019 che si preannuncia con viaggi fatti su misura. Che propongano itinerari e idee più mirate. E che riducano i giorni di permanenza.

La gente chiederà soggiorni più brevi. Ma comunque più intensi. Che permettano di vivere esperienze uniche. Su misura, per l’appunto. Un lasso di tempo più ristretto, ma caratterizzato da percorsi molto esclusivi.

I viaggiatori, in definitiva, chiedono che venga offerta loro un’esperienza sempre più personalizzata, qualcosa che sia solo loro, che diventi il loro personale racconto, la loro personale esperienza.

Al tempo stesso chiedono maggiori innovazioni nel settore dei trasporti. Desiderano avere più rotte aeree a disposizione. Con compagnie aeree che propongano viaggi a prezzi ragionevoli. Desiderano inoltre avere servizi di noleggio on-demand, condivisibili con altre persone.

Un nuovo modo di fare turismo

Secondo una ricerca condotta da Booking.com, il desiderio principale, è quello di avere una maggiore facilità di accesso, in tempo reale, al trasporto pubblico delle destinazioni prescelte. Possibilmente attraverso contatti diretti con la gente del posto.

I viaggi sono cioè destinati a diventare più brevi, più vari e più su misura, più gratificanti. È inoltre previsto un crescente desiderio di soggiornare in alloggi originali e straordinari.

Sebbene le persone intervistate rappresentino solo un’infinitesima parte dei potenziali viaggiatori del 2019, è bene che gli operatori del settore tengano bene a mente il quadro che emerge da questa ricerca condotta da Booking.

Il settore turistico si sta evolvendo in maniera sempre più rapida. E va sempre più verso viaggi fatti su misura. Che facciamo vivere esperienze uniche. Il viaggio deve diventare bpersonalizzato, ed essere espressione dei desideri del viaggiatore, deve essere Suo!.

Ma al tempo stesso rispettose dell’ambiente e della destinazione della vacanza. Chi non ne terrà conto, chi sottovaluterà le richieste provenienti dalle nuove generazioni, è destinato e restare tagliato fuori.

Gli italiani e la vacanza enogastronomica: un interesse in forte crescita

Il turismo enogastronomico piace tantissimo, anzi, è diventato un vero e proprio trend trasversale per tutte le fasce di età.

Un italiano su tre ha svolto almeno un viaggio motivato dall’enogastronomia negli ultimi tre anni.

Già si era toccato il 21%, come rilevato dal Food Travel Monitor 2016, ma nel 2018 i turisti enogastronomici sono saliti al 30%.

Un dato che dichiara il nuovo ruolo dell’enogastronomia, che da elemento “accessorio” si è trasformata in una componente in grado di influenzare le scelte di viaggio.

Un primo studio sul turismo enogastronomico italiano

È una delle principali evidenze che emergono dal “Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, studio che traccia un quadro sul settore e delinea le tendenze di un segmento in forte crescita in tutto il mondo.

Sotto l’egida dell’Università degli studi di Bergamo e della World Food Travel Association, ha il patrocinio di Touring Club, Fondazione Qualivita, Federculture.

L’enogastronomia è una componente rilevante nelle scelte di viaggio degli italiani

C’è una domanda crescente di servizi per i turisti del cibo che va soddisfatta di più e meglio. E’ il momento di adeguarsi alle richieste del mercato.

Il 63% dei turisti italiani valuta importante la presenza di un’offerta enogastronomica o di esperienze tematiche quando sceglie la meta del viaggio.

Elementi imprescindibili sono qualità e sostenibilità, il tema green non è driver di scelta solo per le produzioni agroalimentari, ma anche il 42% degli italiani lo valuta importante nella scelta delle strutture ricettive e degli eventi.

Cosa fanno i foodies quando vanno in vacanza

In vacanza, essi manifestano il desiderio di conoscere e sperimentare l’enogastronomia in tutte le sue sfaccettature.

Durante la vacanza vogliono partecipare a molteplici esperienze culturali ed enogastronomiche, anche molto differenti tra loro.

Le esperienze Food più popolari, dopo il mangiare piatti tipici del luogo in un ristorante locale (indicata dal 73% dei turisti), sono visitare un mercato con prodotti del territorio (70%) e comprare cibo da un food truck (59%).

molto rilevante, è anche l’interesse verso il beverage, non solo vino, ma anche birra locale.

Nonostante l’interesse per esperienze di tipo enogastronomico, sia molto alto, il mercato mostra ancora ulteriori margini di crescita.

Esiste un gap fra le esperienze desiderate ed effettivamente fruite, molto ampio nel caso di proposte quali andare alla scoperta di cibo con un esperto enogastronomico (40%) e partecipare ad un viaggio enogastronomico di più giorni organizzato da un’Agenzia di Viaggio o da un Tour Operator (36%).

Le destinazioni “top” per gli italiani

La regione più desiderata dai turisti italiani è la Toscana, a seguire si riscontra un forte interesse per il Sud, in primis Sicilia e Puglia. Molte regioni esprimono un potenziale inespresso: non vengono percepite come mete enogastronomiche rilevanti, nonostante siano ricche di eccellenze, emergono quindi nuove opportunità per molti luoghi.

Il profilo del turista enogastronomico italiano

Il turista enogastronomico italiano – ossia colui che viaggia con motivazione primaria Food & Beverage – è un turista acculturato, con maggiore capacità e propensione alla spesa, che cerca nell’enogastronomia un’opportunità di conoscenza e di contatto diretto con la cultura e l’artigianato locale, l’interazione con il territorio.

Organizza il suo viaggio affidandosi al web, sia per raccogliere informazioni sia per prenotare le singole componenti del viaggio.

Ma ha una propensione maggiore rispetto al turista generico alla prenotazione attraverso intermediari. Si sente più coinvolto, vuole sperimentare l’enogastronomia a 360°, affiancando spesso altre proposte attive. E’ un turista piuttosto curioso ed attento a quella che è la vita reale del territorio, ad entrare in contatto con persone e tradizioni, e farle proprie.

Preferisce percorsi misti, non monotematici: il turista del vino cerca anche ottime esperienze gastronomiche, affiancate a soggiorni di cultura, benessere e relax.

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WEDDING EXPERIENCE IN TUSCANY

Qualche mese fa, è nata un’idea, quasi per gioco davanti ad un caffè. Quelle pause caffè fra persone sempre in movimento, che si confrontano e fanno rete perchè guardano il mondo da una finestra aperta e non da dietro il vetro.

Stava prendendo vita Lucca Wedding and Tourism, dal mio desiderio di coniugare turismo, wedding destination e promozione del territorio, e per l’amore infinito verso la mia Lucca e tutta la sua preziosa bellezza.

La mia convinzione è che, nessuno di noi è un’isola, ed ho pensato che un progetto come questo dovesse includere tutta la Toscana, ma soprattutto, quella Toscana meno conosciuta, della quale pochi di noi possono apprezzare l’unicità ed il grande valore culturale, territoriale ed enogastronomico.

Ho pensato in questo senso a quanti luoghi possano essere riqualificati e promossi per turismo ed eventi, basti pensare alle dismesse cave di marmo a Carrara, o i piccoli borghi dimenticati, dove magari troviamo una piccola chiesetta con un affresco importante, o un panorama mozzafiato… Ecco, tutto questo è parte di noi, della nostra tradizione, ma anche del nostro futuro. Certo dal pensiero poetico al progetto concreto, c’è un lungo percorso da intraprendere, un percorso fatto di piccoli, ma importanti passi.

Il primo passo è stato possibile grazie all’incontro con il progetto Living Mountain del Complesso ricettivo Il Ciocco a Barga. Venerdì primo Febbraio, la prima Wedding Experience in Tuscany, si è svolta alla Locanda La Posta. Un percorso dedicato ai professionisti del wedding e del turismo, per presentare una struttura unica in Toscana, che può offrire molteplici soluzioni wedding, e soluzioni turistiche differenziate, dall’accoglienza luxury di Renaissance Tuscany ai percorsi sportivi e turistici della Living Mountain, alla stupenda Taverna dello Scoiattolo, per godere di uno straordinario territorio Toscano che da Lucca passa per la Garfagnana e arriva alle Alpi Apuane.

Per rendere scintillante e glamour questo evento dedicato ai professionisti del matrimonio, ho avuto l’immenso piacere di collaborare con Serena Tosi di Infinito Amore, Floral Designer Toscana, che realizza sogni in tutta Italia, e che come me ha un grande amore per il nostro territorio. Alla locanda La Posta abbiamo presentato allestimenti di vario genere e stile, che hanno incontrato il gusto dei partecipanti, e che sono l’espressione di alcuni must floreali della stagione 2019.

L’evento, della durata di un pomeriggio era rivolto a professionisti del matrimonio italiani e stranieri, strutturato con un percorso di visita a step. La presentazione iniziale nell’auditorium del Ciocco, ha illustrato la struttura nel dettaglio, supportata da materiale fotografico, soprattutto per quanto riguarda il progetto Living Mountain. Il secondo step è stato un vero percorso di visita delle strutture, grazie al servizio transfer di Ciocco Travel, è stato possibile visitare le strutture ricettive nonostante il maltempo, che ci ha dato filo da torcere.

Il percorso è terminato alla Locanda La Posta, dove Serena Tosi, ha spiegato brevemente il lavoro eseguito, e più in generale l’importanza del Floral Designer nel progetto di un evento. Un momento conviviale allietato da un buffet tipicamente toscano curato dallo Chef della Locanda La Posta, che si è rivelato un importante momento di networking.

Da questo primo passo, vorrei davvero che si arrivasse concretamente a creare un dialogo fattivo fra istituzioni, aziende e professionisti del mondo turistico e degli eventi, per realizzare progetti di promozione territoriale consapevoli e di eccellenza.

Tania Pracchia

www.luccaweddingandtourism.com

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La Regina del Turismo Enogastronomico Italiano è la Toscana.

Un primato, che ci rende orgogliosi, non solo perchè toscani, ma perchè è un segnale importante per l’economia, l’arte e la cultura Made in Italy. I turisti stranieri indicano sempre l’Italia tra le loro mete preferite e quando scelgono di nominare una regione in particolare, citano la Toscana, che è riconosciuta in tutto il mondo, come vero e proprio brand legato al turismo enogastronomico e ad arte e cultura.

Questo primato, nasce non solo nella grande ricchezza e qualità dei prodotti locali, o delle esperienze, o del paesaggio, ma anche nel fatto che la Regione Toscana ha saputo essere antesignana in questo settore, diventando promotrice di tendenze sul turismo enogastronomico, già da molti anni, cercando di valorizzare al massimo tutte quelle eccellenze agroalimentari, e quelle unicità artistico culturali, che l’hanno resa famosa nel mondo tant’è che se chiediamo ad un qualsiasi turista straniero, sarà facile abbinare l’Italia al brand Toscana .

Tra le best practice di evoluzione del turismo enogastronomico che hanno aperto la strada ai diversi trend, sicuramente il potere comunicativo dell’offerta del cibo locale è davvero enorme, visto che spesso è la prima esperienza ricercata dai turisti (il 73%) quando compiono un viaggio”. la Toscana inoltre è la regione con il maggior numero di agriturismi e di cantine aperte all’enoturismo, realtà di piccoli produttori che offrono davvero prodotti unici.

Che la Toscana, sia regione più desiderata come meta enogastronomica dai turisti italiani è una certezza confermata anche dal “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano”, il primo e più completo studio specifico sul tema del turismo di carattere esperenziale. Un primato che la Toscana ha conquistato grazie ad anni di attività e promozione sui temi dell’enogastronomia affermandosi quindi come punto di riferimento non solo in Italia (il 18% degli intervistati indica la Toscana come migliore destinazione per un viaggio fra paesaggio, arte e cultura, o una vacanza enogastronomica) ma anche nel mondo.

L’importanza del turismo enogastronomico in Toscana, con particolare riferimento ai turisti stranieri, emerge da vari studi statistici, come quelli del Centro Studi Turistici, e dei risultati dell’indagine sul turismo realizzata da Banca d’Italia. Fonti autorevoli, che attraverso questi dati monitorano un settore di eccellenza in espansione.

Per quanto riguarda gli stranieri, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, l’enogastronomia rappresenta in Toscana il 7% circa delle notti prenotate in un soggiorno turistico, posizionandosi al terzo posto come motivazione di viaggio subito dopo l’arte e cultura ed il balneare. Il valore è nettamente superiore alla media nazionale (3,4%).

Da questi dati, si evince che il turismo enogastronomico toscan,o non sia solo leva importante per il turismo, ma anche leva economica, dall’analisi dei dati emerge infatti che il turista straniero che raggiunge la Toscana con motivazione principale l’Enogastronomia è il “Top Spender” per la spesa giornaliera (163,90 euro) e per la ristorazione (47,47 euro). Quindi ci troviamo di fronte ad un turista molto consapevole, dal punto di vista culturale e del palato.

Il turista che sceglie la Toscana, cerca l’unicità di un’esperienza di alta qualità. La spesa per ristorazione dei turisti stranieri in Toscana supera i mille milioni di euro, attestandosi sul 24% del totale. Dal 2012 è cresciuta di circa sei punti percentuali più della spesa totale.

E’ fondamentale capire, per chi lavora nel turismo toscano, che il turista straniero che punta sull’enogastronomia non è un turista mordi e fuggi, si ferma sul territorio e spende di più, è un turista che ricerca l’esclusività, la toscanità vera e vibrante. Altro fattore interessante è che puntare su questo tipo di turismo consente di ampliare la stagione turistica, sia in senso temporale che di estensione laddove il turista enogastronomico percorre i sentieri meno battuti alla ricerca di prodotti cantine e ristoranti, considerando che la stagionalità dei molti prodotti toscani, offre opportunità turistiche tutto l’anno.

Tra giugno e novembre il numero di pernottamenti mensili dei viaggiatori che hanno nell’enogastronomia la primaria motivazione di viaggio è superiore alla media. Nel mese di Ottobre si registra la punta massima sia per chi identifica l’interesse enogastronomico come prima ragione di visita, sia per chi ci si approccia con un percorso di arte e coltura, o semplicemente vacanziero.

A prescindere da tutti gli studi, bisogna dire che, il cibo toscano piace, piace molto. I pasti hanno il gradimento più alto tra gli stranieri che soggiornano in Toscana: 8,7/10. Il giudizio generale su una vacanza enogastronomica in Toscana è sopra la media, rispetto a tutte le altre regioni italiane.

Un dato molto curioso , ma significativo: il giudizio migliore sui pasti degli stranieri in visita alla regione Toscana, sono fuori dai grandi centri turistici, in zone di forte tipicità, il che conferma l’importanza della “Toscanità” e della sua varietà nell’offerta turistica.

Oltre al giudizio e alla preferenza del turista enogastronomico, la ristorazione assume un valore qualitativo molto alto anche per i turisti delle città d’arte e del balneare e l’enogastronomia assume sempre più valore nell’esperienza totale del viaggio ed è un elemento portante che caratterizza l’offerta della Toscana.

I tour italiani più popolari fra i turisti statunitensi, vedono ai primi due posti viaggi che hanno come meta la Toscana e tra le destinazioni di crescente interesse per il mercato statunitense la Toscana, non soltanto intesa come grandi città d’arte, quali Firenze o Siena, ma anche città più piccole e uniche come Lucca, paesaggi di grande interesse come la Maremma e la Garfagnana.

Tutti questi attestati di merito, non devono però farci abbandonare la continua ricerca dell’eccellenza di cui la Regione Toscana è stata da sempre ambasciatrice, c’è bisogno del diretto coinvolgimento degli operatori a fianco delle istituzioni locali, per sviluppare e portare avanti il brand Toscana condividendo la necessità di arricchire i contenuti di tale marchio con un richiamo al territorio, alla qualità dei prodotti e dei produttori, alla professionalità e competenza degli operatori, alla coniugazione della tradizione con l’innovazione, alla valorizzazione delle capacità artigianali del nostro territorio. Questi sono gli obiettivi che dovremmo perseguire per il 2019, per sviluppare un progetto di valorizzazione delle città, dei Borghi e dei Centri Commerciali Naturali, oltre che con le azioni di promozione turistica portate avanti dalle istituzioni locali.

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Wedding tourism e il sogno di sposarsi in Italia: gli stranieri preferiscono la Toscana, Uk il primo mercato.

Il wedding destination, si sta delineando da tempo come un vero e proprio baluardo del settore economico-turistico del nostro paese. E l’Italia, con in testa la Toscana, il podio più alto nelle destinazioni scelte dagli stranieri come location da matrimonio. Con un fatturato stimato intorno ai 380,3 milioni di euro, il wedding tourism guadagna una posizione importante nella schiera delle presenze turistiche nel Belpaese.

Le informazioni analizzate, sono quelle del “Destination Weddings in Italy”, ricerca sul turismo dei matrimoni stranieri in Italia elaborata dal Centro studi turistici di Firenze, da cui emerge che ogni anno un numero sempre maggiore di stranieri sceglie l’Italia come luogo per celebrare le nozze. E non lo fa certo per la convenienza economica, bensì per bellezze paesaggistiche, il patrimonio storico-culturale inestimabile, per il fascino e l’immancabile ottima reputazione della proposta eno-gastronomica. Di questo importante trend, abbiamo parlato anche nella due giorni di visita e conferenze dello scorso Marzo, durante l’evento “Tuscany for Weddings – Sposarsi in Villa” organizzato con il Comune di Capannori, dove diversi professionisti del wedding hanno potuto conoscere da vicino molte delle ville lucchesi più apprezzate

Il fattore Italia sulle nozze ha generato circa 1,1 milioni di presenza turistiche impegnate in un’organizzazione del matrimonio in perfetto stile, con l’aiuto di professionisti del settore e un importante budget di spesa.

La regione più ambita, è la Toscana, che si aggiudica il 32,1% del mercato, con un fatturato stimato di 122,7 milioni di euro. Seguono la Lombardia, (15,8%), la Campania (14,4%), il Veneto (7,9%) e infine il Lazio.

Secondo i dati di Destination Weddings Italy, le coppie di sposi provengono da Regno Unito (26,4%), Usa (20,7%), Australia (8,4%), Irlanda (5,4%), Germania (4,9%), Canada (4,6%), Russia (3,3%), Francia (3,0%), Brasile (2,4%), e Svizzera (1,9%). Infine, meno frequenti ma con un impatto economico decisamente più elevato sono i mercati di India ed Emirati Arabi.

La ricerca stima un impegno di circa 52 mila e 600 operatori coinvolti tra fotografi, floral designers, operatori video, wedding planner, noleggio vetture, truccatori, stilisti e catering, 7043 eventi organizzati nell’arco del 2015 e un budget di più di 53 mila euro a evento.

Se si guardano le destinazioni italiane più ricercate, spiccano:

Toscana – 32,1 per cento
Lombardia – il 15,8 per cento
Campania – 14,4 per cento
Veneto – 7,9 per cento
Lazio – 7,3 per cento

Regioni che insieme formano una fetta del 77,5 per cento del mercato wedding tourism straniero in Italia

Tra le location preferite invece:

Luxury Hotel – 30,8 per cento
Villa Storica – 26,5 per cento
Ristorante – 12,5 per cento
Agriturismo -7,1 per cento
Castello – 6,5 per cento

Leggendo i dati del rapporto si nota come il matrimonio classico straniero in Italia si basa su una cerimonia religiosa o civile, in estate, celebrata in un luxury hotel o in una villa storica di pregio

Una ricerca, quella del Centro studi turistici di Firenze, allaragata all’intera Penisola, dopo il rapporto “Destination weddings in Tuscany”, che già aveva evidenziato l’incremento del business del turismo wedding nella regione Toscana. Ora è l’Italia a essere oggetto di studio e i risultati dell’indagine provano quando estesa sia la fetta di mercato legata alle nozze Italian style.

Sicuramente sta riscuotendo sempre più successo il matrimonio in stile Toscano, inoltre la Toscana è molto apprezzata anche come percorso turistico. Nella mia esperienza di organizzazione eventi, posso dire che per molte coppie straniere, il tour della Toscana è spesso l’inizio di un viaggio di nozze che attraversa tutta la penisola. A tal proposito la città di Lucca, oltre a vantare un gran numero di ville storiche importanti, offre anche soluzioni turistiche esclusive e personalizzabili.

I Sogni Son Desideri Events, ha creato un team di professionisti del wedding e della ricettività turistica, per dare al cliente un servizio a 360 gradi, cucito su misura come un abito, per realizzare un’esperienza unica e speciale.
Tania Pracchia

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Fonte: Centro studi turistici Firenze

Foto: Antonio Carneroli